Sport + neve: metti insieme queste parole e ora… alza la mano se ti è venuto in mente lo sci!
Non solo sport, è proprio il caso di dirlo, dato che lo sci è anche uno dei passatempi più amati durante le vacanze invernali.
Sia chi scia per sport, sia chi lo fa per divertimento sa quanto sia importante ottenere un perfetto scivolamento sulla neve; in questo modo si riesce a percorrere le piste velocemente e, soprattutto, con meno fatica. In agguato fra noi e il traguardo, infatti, c’è sempre l’attrito: la forza con cui il suolo innevato (ma anche l’aria) si oppone alla nostra corsa, provando in tutti i modi a rallentarla.
La prima “difesa” dello sci contro l’attrito è il suo stesso passaggio. Premendo sulla neve, infatti, lo sci ne scioglie lo strato più superficiale e crea così una sottile (e scivolosa) pellicola d’acqua. Passandoci sopra, proprio come accade su un pavimento bagnato, si scivola facilmente.
Per accentuare questo effetto, gli sci vengono trattati con una particolare sostanza cerosa, la sciolina, che rende ancora più scorrevole la corsa.
Anche l’aria, come abbiamo detto prima, “fa attrito”. Per capire quanto possa ostacolare i movimenti, pensiamo alla fatica che facciamo quando andiamo in bici controvento!
Come si sconfigge questo nemico invisibile?
Gli sciatori professionisti, che puntano sempre a gareggiare nelle condizioni più favorevoli, scelgono con attenzione sia il loro abbigliamento (in genere tute sottili e aderenti), sia la loro posizione sugli sci durante la gara. Lo scopo è “bucare” l’aria il più possibile, minimizzando il suo l’effetto frenante; in questi casi si dice che l’obiettivo è assumere una posizione aerodinamica.
Photo credit:
- (c) Elena Gatti
- jonwick04 / Foter.com / CC BY
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