Sì, si chiama oro alluvionale e deriva dall’erosione delle rocce, cioè dall’azione del vento, dell’acqua o del ghiaccio che “portano via” parte del materiale roccioso.
L’oro che si può trovare nell’acqua è sotto forma di piccolissime lamine o pagliuzze.
Per trovarlo occorre “filtrare” la sabbia del fiume usando un catino chiamato batea: lo si immerge nell’acqua e lo si fa ruotare, in modo che i materiali pesanti vadano sul fondo. Lavando via il materiale che resta in superficie, resta una sabbia formata da minerali tra cui l’oro. Per eliminare i materiali ferrosi si usa una calamita.
Per saperne di più si può visitare il Museo dell’oro.
Photo credit: ochacolombia / Foter.com / CC BY-NC-ND
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