Chi ha provato almeno una volta a risolvere il cubo di Rubik può capire perché rientri fra i cosiddetti rompicapo. Si tratta infatti di un gioco che richiede logica e strategia da parte del risolutore, il tutto per raggiungere un obiettivo ben preciso: fare in modo che ogni faccia del cubo mostri un solo colore.
Facile da spiegare, ma un po’ meno da realizzare. Riuscirci facendo mosse a caso è molto difficile, anzi quasi impossibile. Vediamo perché!
Il cubo di Rubik è composto da 27 cubetti, di cui uno “nascosto” (quello che si trova all’interno, al centro del cubo) e gli altri 26 visibili esternamente: 8 angoli , 12 spigoli e 6 centri.
Di questi 26 elementi, solo 20 sono effettivamente mobili, poiché i 6 centri vengono trasportati insieme ad angoli e spigoli durante le varie rotazioni, e per fortuna! Questi 20 pezzi, infatti, sono sufficienti a mettere in crisi anche le menti più allenate, perché si possono combinare in un numero enorme di modi: oltre 43 miliardi di miliardi!
Fra tutti questi, lo schema giusto è uno solo: quello in cui ogni faccia ha tutti i quadretti dello stesso colore; spuntarla per caso sul cubo, quindi, è un po’ come vincere alla lotteria! Meglio allora “farselo amico”, individuando le sue dinamiche e usando un metodo.
Uno dei più utilizzati è il cosiddetto metodo a strati che, come dice il nome, consiste nel completare il rompicapo uno strato alla volta. Gli strati, come si può vedere dalla fotografia a lato, sono i tre “piani” del cubo.
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Volete imparare questo metodo? Per non confonderci troppo le idee, dedicheremo degli articoli a ogni strato. Il primo è proprio questo. Se siete pronti… si comincia!
Primo strato
Per risolvere il primo strato:
- si sceglie un colore, per esempio il BIANCO
- si cerca la faccia del cubo che ha il quadretto bianco al centro
- si risolve quella faccia, in modo che tutti i suoi quadretti mostrino il colore bianco
“Ah, mica facile!”, direte voi; eppure potete riuscirci, e senza impazzire troppo! La prima cosa da fare è muovere i cubetti fino a comporre una croce al centro dello strato, in questo modo:
Infine dovrete sistemare gli elementi mancanti, cioè gli angoli, stando molto attenti a orientare bene i cubetti. Cosa significa? Alla fine, osservando il cubo, tutte le facce devono avere la prima fila di quadretti dello stesso colore. Se questo accade, vuol dire che il primo strato è davvero pronto.
Così VA BENE! Il primo strato è completo e i cubetti sono orientati in modo corretto |
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Così NON VA BENE! Il primo strato è completo ma i cubetti sono orientati in modo non corretto |
Fatto? Non ci crediamo: mandateci le foto o i video!
Fatelo davvero. Se vorrete, poi, useremo i vostri contributi per un’edizione speciale di CheScienza!
Nel frattempo, continuate a seguirci; torneremo presto per parlare del secondo strato del cubo di Rubik.
Photo credit:
Cubo risolto: Arjan Almekinders / Foter.com / CC BY-NC-ND
Illustrazione e foto successive: Daniela Alvisi