Pensavate che il T-rex fosse gigantesco? Che fosse il più grande dinosauro carnivoro mai comparso sulla Terra? Sbagliato!!!
Il più lungo dinosauro predatore di tutti i tempi, ben 15 metri dal naso alla punta della coda, era lo spinosauro (Spinosaurus aegypticus).
Questo dinosauro era già noto agli studiosi, perché alcune ossa erano state ritrovate già all’inizio del Novecento, ma finora non si sapeva come fosse davvero fatto e soprattutto non si sapeva che era… acquatico!
Recentemente, un gruppo di paleontologi (tra cui due italiani) hanno ritrovato un nuovo esemplare nel Sahara. Studiando queste nuova ossa e ricostruendo lo scheletro, e confrontando altri reperti (tra cui un cranio conservato al Museo di Storia Naturale di Milano) sono riusciti stabilire che questo gigante vissuto circa 95 milioni di anni fa conduceva una vita semiacquatica.
Siete curiosi di sapere come hanno fatto i paleontologi a stabilire che Spinosaurus viveva e cacciava le sue prede in acqua?
Osservando le sue caratteristiche. Per esempio, questo dinosauro aveva le narici piccole e situate indietro, così poteva respirare anche tenendo sommersa una parte del muso. I suoi denti, inoltre, erano grandi e a forma di cono e si incastravano in modo che nemmeno il pesce più scivoloso potesse scappare via, mentre le zampe erano adatte a nuotare “palettando” e probabilmente erano palmate come quelle degli uccelli acquatici.
Ora guardate la ricostruzione nella figura qui sopra e provate a rispondere: come mai questo dinosauro è stato chiamato Spinosaurus? Dove potrebbe avere delle “spine”?
Osservate la schiena: porta una grande “vela”, che probabilmente serviva come segnalazione, insomma una specie di enorme bandiera che diceva “ehi, sono qui!”. Questa vela, di pelle, stava dritta grazie a un sostegno formato da enormi prolungamenti delle vertebre, le spine, appunto.
In questo disegno lo vedete bene, e potete vedere anche quanto erano grandi questi animali, grazie al confronto con la sagoma del subacqueo!
Lo spinosauro viveva dove oggi c’è il deserto… ma come faceva allora a vivere in acqua, vi starete chiedendo. A quel tempo, quasi 100 milioni di anni fa, il paesaggio in quella zona dell’Africa del nord era molto diverso, con fiumi popolati da pesci, tartarughe, coccodrilli e rive dove si aggiravano dinosauri carnivori, mentre nei cieli planavano enormi rettili volanti.
Per finire, guardate che foto si sono divertiti a fare con le ossa del dinosauro acquatico i due paleontologi italiani autori della scoperta, Cristiano Dal Sasso e Simone Maganuco!
Avete domande o curiosità? Volete inviarci un vostro disegno dello Spinosaurus o di altri dinosauri? Scriveteci a info@chescienza.com
CREDITS
Ricostruzione della foto in alto: realizzazione © Geomodel
Disegno: Ricostruzione dello scheletro e confronto dimensionale con la silhouette di
un individuo adulto di taglia compatibile con il muso fossile conservato presso il Museo di Storia
Naturale di Milano. © Marco Auditore & Prehistoric Minds
Fotografia dei paleontologi: Cristiano Dal Sasso e Simone Maganuco (in alto) ricompongono parte dello scheletro. Luigi Bignami & Prehistoric Minds